Le isole di calore e i vantaggi del verde urbano

da | Lug 28, 2022 | Ambiente

In un precedente articolo pubblicato sul nostro blog abbiamo elencato i principali vantaggi derivanti dalla diffusione dei tetti verdi nelle città, sottolineando il loro ruolo nel contribuire a ridurre l’effetto isola di calore.  

Nelle città, in particolare nelle grandi metropoli, gli spazi verdi si sono via via sempre più ridotti, sostituiti da edifici, palazzi, costruzioni varie, con il conseguente aumento delle temperature medie degli agglomerati urbani, con picchi molto elevati durante il periodo estivo. 

Il fenomeno delle isole di calore rappresenta una seria minaccia per la salute degli abitanti delle città, ma anche per l’ambiente, perché temperature più elevate si traducono in maggiori consumi energetici e una grave riduzione e modifica della biodiversità

Approfondiamo questo tema, cercando di capire cosa sono le isole di calore e in che modo il verde urbano può ridurne gli effetti

Cosa sono le isole di calore

Le isole di calore sono aree urbanizzate che sperimentano temperature più elevate rispetto alle aree naturali e meno antropizzate

In effetti, strutture come edifici, strade e altre infrastrutture assorbono e reimmettono nell’ambiente il calore del sole più dei paesaggi naturali come foreste, boschi e corsi d’acqua. 

Contrariamente a quello che si potrebbe pensare, però, le isole di calore possono formarsi in una varietà di condizioni, durante il giorno o di notte, nelle piccole o grandi città, nelle aree suburbane, nei climi settentrionali o meridionali e in qualsiasi stagione.

Non rappresentano, quindi, un fenomeno che interessa solo le grandi città, anche se negli agglomerati urbani più congestionati risulta certo più evidente

Quali sono le cause delle isole di calore

Come indicato dalla EPA, l’agenzia di protezione ambientale degli Stati Uniti, i fattori principali alla base della formazione delle isole di calore sono i seguenti.   

1. Riduzione dei paesaggi naturali nelle aree urbane

Alberi, vegetazione e corpi idrici (tratti di fiumi, laghi, acque di transizione, acque costiere, acque sotterranee) tendono a raffreddare l’aria fornendo ombra, traspirando l’acqua dalle foglie delle piante e facendo evaporare l’acqua superficiale. 

Le superfici dure e asciutte nelle aree urbane, come tetti, marciapiedi, strade, edifici e parcheggi, forniscono invece meno ombra e umidità rispetto ai paesaggi naturali e contribuiscono all’innalzamento delle temperature.

2. Proprietà dei materiali urbani

I materiali da costruzione utilizzati negli ambienti urbani tendono a riflettere meno energia solare e ad assorbire ed emettere più calore rispetto ad alberi, vegetazione e altre superfici naturali. 

Spesso le isole di calore si formano durante il giorno e diventano più pronunciate dopo il tramonto a causa del lento rilascio di calore dai materiali urbani.

3. Geometria urbana 

Le dimensioni e la distanza tra gli edifici all’interno di una città influenzano il flusso del vento e la capacità dei materiali urbani di assorbire e rilasciare energia solare. 

Nelle aree più affollate, gli edifici vanno a formare delle grandi masse termiche che non riescono a smaltire facilmente il calore accumulato. Infatti, le città con molte strade strette ed edifici alti diventano dei veri canyon urbani, bloccando il flusso naturale del vento che potrebbe rinfrescare. 

4. Calore generato dalle attività umane 

Veicoli a motore, condizionatori d’aria, edifici e impianti industriali emettono calore nell’ambiente urbano

Queste fonti di calore di scarto generato dall’uomo possono contribuire agli effetti dell’isola di calore.

5. Meteo e geografia 

Nei luoghi in cui le condizioni metereologiche sono omogenee e miti, le isole di calore risultano più severe perché si massimizza la quantità di energia solare che raggiunge le superfici urbane e si riduce al minimo la quantità di calore che può essere liberata. 

Al contrario, la presenza di forti venti e di copertura nuvolosa possono contribuire a ridurre le possibilità che si formino delle isole di calore

Infine, anche le caratteristiche geografiche possono influire; ad esempio, le montagne vicine possono impedire al vento di raggiungere una città o creare schemi di vento che le attraversa.

Isole di calore a Milano

Un recente studio condotto da ESA, l’agenzia spaziale europea, ha evidenziato la situazione critica di una grande metropoli come Milano, in cui il fenomeno delle isole di calore è molto persistente. 

Grazie allo strumento ECOSTRESS della NASA, che viene trasportato sulla Stazione Spaziale Internazionale, l’agenzia ha registrato le temperature del suolo intorno a Milano il 18 giugno 2022Emblematica l’immagine scattata dai satelliti dell’agenzia, in cui si mostrano le aree della città in cui le temperature sono più elevate.

isole di calore milano

Analizzando con attenzione questa immagine si può subito notare come le aree verdi della città, come Parco Sempione o l’area di Porta Nuova dove si trovano il Bosco Verticale e la Biblioteca degli Alberi di Milano, registrano temperature molto più basse rispetto a zone meno sostenibili, come la stazione ferroviaria o il Mercato coperto. 

Si tratta di un’ulteriore conferma dell’importanza del verde urbano, che oltre a offrire benefici evidenti in termini psico-fisici ai cittadini, possono contribuire a ridurre sensibilmente il fenomeno delle isole di calore e, di conseguenza, le temperature sempre più elevate raggiunte nei mesi estivi. 

I progetti del Bosco Verticale e della Biblioteca degli Alberi di Milano vanno esattamente in questa direzione, come si evince dall’immagine scattata dall’agenzia spaziale europea. 

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