Quali sono le caratteristiche di un giardino naturale

da | Ott 3, 2023 | Green Design

Il giardino naturale rappresenta un ritorno alle radici dell’orticoltura, una risposta alla crescente preoccupazione per la conservazione della biodiversità e la sostenibilità ambientale.

I giardini naturali invitano a riconnettersi con la terra e a creare spazi verdi che siano più che semplici vetrine estetiche, ma habitat per la fauna locale, serbatoi di biodiversità e testimonianze del nostro impegno per un futuro sostenibile

Un simile ambiente deve possedere precise caratteristiche, che vanno dalla scelta delle piante alla gestione ordinaria e straordinaria della vegetazione. 

Definizione e caratteristiche del giardino naturale

Un giardino naturale, anche noto come giardino ecologico o selvatico, è un tipo di giardino progettato per mimare e promuovere l’aspetto e la funzione di un ambiente naturale

L’obiettivo principale è creare un habitat sano per la fauna locale e incoraggiare la biodiversità, oltre a richiamare l’aspetto di un ambiente naturale.

Ecco le principali caratteristiche di un giardino naturale:

  • piante autoctone: si utilizzano principalmente specie autoctone della regione, adatte al clima, al suolo e alla fauna locale e che richiedono meno manutenzione rispetto alle piante di altre zone climatiche;
  • diversità vegetale: promuove la diversità delle piante, riproducendo le comunità vegetali naturali. Questo significa piantare una varietà di specie arbustive, erbacee e alberi, creando strati diversi nel giardino;
  • risparmio idrico: la progettazione del giardino naturale tiene conto dell’uso efficiente dell’acqua. Le piante autoctone sono spesso più adattate alle condizioni locali di precipitazione, e richiedono meno irrigazione una volta stabilite;
  • attrattivi per la fauna selvatica: richiamano la fauna locale, grazie anche alle piante scelte che forniscono cibo e rifugio per uccelli, farfalle, insetti e altri animali selvatici. L’aggiunta di fonti d’acqua, come stagni o abbeveratoi, può anche essere parte del design;
  • materiali naturali: si preferiscono materiali naturali come pietra, legno o ghiaia per la realizzazione di camminatoi o piccoli passaggi. Questi materiali, infatti, contribuiscono a creare un’atmosfera più naturale oltre a favorire il drenaggio;
  • piani di gestione a lungo termine: sono spesso pianificati con una visione a lungo termine. Molti richiedono un periodo di stabilizzazione iniziale, ma una volta passato il tempo necessario, possono durare per molto tempo.

I giardini naturali sono un modo ecologico e sostenibile per creare spazi verdi oltre a offrire un ambiente tranquillo e rilassante per le persone, consentendo loro di connettersi con la natura in modo più profondo.

Il giardino naturale secondo William Robinson

William Robinson (1838-1935) è stato un influente giardiniere e scrittore inglese, noto per il suo contributo al movimento del giardinaggio naturale nell’Inghilterra vittoriana

La sua opera più famosa, “The Wild Garden”, pubblicata nel 1870, ha contribuito in modo significativo a promuovere l’idea di giardini naturali e selvaggi, basati sui seguenti principi:

  • rifiuto delle convenzioni del giardinaggio vittoriano: William Robinson era un critico acuto del giardinaggio formale e delle convenzioni del suo tempo, che spesso promuovevano giardini geometrici e simmetrici con un’eccessiva enfasi su piante esotiche e ibridi. Egli riteneva che questi giardini fossero troppo artificiali e privi di vita;
  • il ritorno alla natura: Robinson sosteneva il ritorno alla natura nei giardini, incoraggiando l’uso di piante autoctone e indigene. Credeva che il giardino dovesse adattarsi all’ambiente circostante, piuttosto che dominarlo con piante estranee;
  • promozione della spontaneità: lo studioso incoraggiava l’aspetto “spontaneo” nei giardini. Voleva che le piante crescessero in modo naturale, formando comunità ecologiche simili a quelle trovate nella natura selvaggia. Questo approccio ha reso i suoi giardini simili a habitat naturali locali;
  • diversità delle piante: Robinson abbracciava la diversità delle piante, inclusi alberi, arbusti, erbacee e rampicanti. Credeva che un giardino naturale dovesse riflettere la varietà delle piante presenti in natura;
  • semplicità e sobrietà: nonostante l’accento sulla naturalezza, lo studioso cercava una bellezza semplice e sobria nei giardini naturali. Voleva che questi spazi verdi evitassero l’ostentazione per mostrare una bellezza che sembrasse emergere spontaneamente dalla natura;
  • stagionalità: lo scrittore inglese era attento alla stagionalità delle piante e credeva che i giardini dovessero cambiare nel corso dell’anno. Questo voleva dire che il giardino avrebbe avuto momenti di fioritura e di riposo, come in un ecosistema naturale;
  • promozione della biodiversità: anche se il termine “biodiversità” non era comune nel suo tempo, Robinson promuoveva l’idea di giardini che fossero ricchi di vita, includendo non solo piante, ma anche insetti, uccelli e altri animali;
  • giardini accessibili a tutti: egli era un sostenitore dell’idea che i giardini dovessero essere accessibili a tutti, non solo alla classe alta. Voleva che le persone di tutte le classi sociali potessero godere della bellezza dei giardini naturali.

L’approccio di William Robinson al giardinaggio naturale ha lasciato un impatto duraturo nel settore. I suoi principi di naturalità, semplicità e biodiversità sono ancora ampiamente riconosciuti e rispettati nell’arte del giardinaggio contemporaneo, contribuendo a promuovere la conservazione della natura e la sostenibilità ambientale attraverso il paesaggio urbano e rurale.

Conclusioni

Il giardino naturale rappresenta una manifestazione straordinaria di armonia tra l’uomo e la natura. Attraverso l’uso sapiente di piante autoctone, la promozione della biodiversità e la creazione di habitat per la fauna selvatica, questi giardini evidenziano l’importanza di proteggere e rispettare l’ambiente naturale che ci circonda.

Inoltre, offrono un’opportunità unica di riconnettersi con la natura incontaminata, di godere della sua bellezza semplice e di contribuire alla conservazione della biodiversità locale. 

Infine, ma non meno importante, oltre a essere spazi ecologici, i giardini naturali sono luoghi di apprendimento e condivisione, in cui l’educazione e la consapevolezza ambientale svolgono un ruolo essenziale. Invitano tutti noi a diventare custodi della natura e a preservare la bellezza selvaggia per le generazioni future.

Insomma, in un mondo sempre più urbanizzato, il giardino naturale ci ricorda che è possibile creare un equilibrio tra il nostro desiderio di bellezza e l’obbligo di proteggere l’ambiente. 

È un invito a riscoprire la bellezza della natura.

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